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Quante volte ho sentito dire: "Ecco, questa è una cosa nuova"...! Eppure essa fu già nei secoli che sono venuti prima di me. Non c'è ricordo dei nostri padri e non ci sarà ricordo neppure di nuovi calendari...
Io, mi sono dato a cercare e a riflettere su tutto ciò che cade dal cielo. E' una brutta occupazione questo mio osservare le cose cadute dal cielo in questa mia sete..."vanità delle vanità", tutto è immensa vanità...senza senso!
L'uomo, monotono universo, Crede allargarsi i beni E dalle sue mani febbrili Non escono senza fine che limiti.
Attaccato sul vuoto Al suo filo di ragno, Non teme e non seduce Se non il proprio grido.
Ripara il logorio alzando tombe, E per pensarti, Eterno, Non ha che le bestemmie.
Ciò che cade non si può raddrizzare, ciò che manca non si può contare.
Dopo essermi dato in pasto alla sapienza, a tutta la scienza, a tutta la follia e a tutta la stoltezza ho afferrato la prova che anche queste sono solo illusioni, perché...
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