Esse letra de Gino Latilla já foi acessado por 146 pessoas.
Cade la mela dal melo,
la pera dal pero è costretta a cascar.
Cade la pioggia dal cielo,
cadono gli uomini in mar.
Ieri un magnifico vaso
mi cadde sul naso dal decimo pian,
e con un dolce sorriso
mi misi allora a cantar:
Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
ma sempre sta su.
Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non vien giú.
Se tu verrai con me Maria Luisa,
la guarderai, e poi esclamerai:
"Mamma mia che effetto mi fa!"
Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non cadrà.
Quando la vedi ai tuoi occhi non credi
e una grande paura ti fa.
Ma come fa a stare in piedi?
Meglio tirarsi piú in lá.
Dopo s'infilan le scale, si sale,
si sale, e lei pende di piú.
Senti la testa girare
mentre ripeti anche tu:
Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
ma sempre sta su.
Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non vien giú.
Se tu verrai con me Maria Luisa,
la guarderai, e poi esclamerai:
"Mamma mia che effetto mi fa!"
Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non cadrà.
Se tu verrai con me Maria Luisa,
la guarderai, e poi esclamerai:
"Mamma mia che effetto mi fa!"
Evviva la Torre di Pisa
che pende, che pende
e mai non cadrà.
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