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D'estate le mosche si bruciano
Sotto il grande sole
Il campanile con la sua ombra
Spacca in due la piazza aperta
Tra i ruderi delle mura
Ascolto le cicale cantare
Strofinano le loro ali
E masticano nel silenzio
I venti d'estate soffiano
caldi sopra le colline
e desiniamo un'ultima volta
sotto quel vecchio albero
una lucertola è ubriaca
del nostro rosso vino
noi ci chiediamo tra quanto
tempo ci rivedremo ancora qui
Ed ora è il tempo della pioggia
Sopra la mia terra
Ricordo il suono dei canti
In riva al grande fiume
Da quanto tempo costretto
A vivere aspettando
Per quanto tempo la mia ombra
Sopra il muro bianco
Odore di lavanda dentro
I cassetti rimasti vuoti
Le ombre degli alberi
Nascondono i ricordi per sopravvivere
Mentre trascino il mio corpo stanco
Tra nuove strade
Ricordo sopra il mio letto
La maschera del corvo nero
Ed ora è il tempo della pioggia
Sopra la mia terra
Ricordo il suono dei canti
In riva al grande fiume
Da quanto tempo costretto
A vivere aspettando
Per quanto tempo la mia ombra
Sopra il muro bianco
Andausu aiò a pappai aiò*
*dal sardo "forza andiamo a mangiare"
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